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Parole di Frate Domenica 17 Febbraio 2019 SU QUALI VALORI COSTRUIAMO LA NOSTRA VITA? (Lc 6,17.20-26)
Guardando le cose del mondo, da una parte ci sono i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati....Dall'altra i ricchi, i sazi, i gaudenti, i vincenti, che in vario modo li stanno opprimendo.Dio non vuole il mondo costruito secondo la logica dei ricchi. E infatti un giorno tutto questo...
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Parole di Frate Domenica 10 Febbraio 2019 "Lasciarono tutto e lo seguirono"
Domenica 10 Febbraio 20195DOM T.O. = UN DIO AFFIDABILE (Lc5,1-11)"Lasciarono tutto e lo seguirono"(11)Ognuno di noi tende alla "soddisfazione" ,alla realizzazione di sé , per riuscire nella vita.E, se siamo credenti, tiriamo in ballo Dio, cercando di piegarlo ai nostri...
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Parole di Frate Domenica 3 Febbraio 2019 "NON E' COSTUI IL FIGLIO DI GIUSEPPE?"
Domenica 3 Febbraio 2019"NON E' COSTUI IL FIGLIO DI GIUSEPPE?" Lc 4, 21-30Perchè fin dall'inizio della sua missione Gesù è rifiutato?-Non è venuto a predicare "un giorno di vendetta per il nostro Dio"(Is61,2).-Non solo il Dio di Gesù non punisce i...
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Parole di Frate Domenica 27 Gennaio 2019 IL VANGELO E' L'OGGI DELLA VITA
Domenica 27 Gennaio 20193 Domenica tempo ordinarioIL VANGELO E' L'OGGI DELLA VITA (Lc1,1-4;4,14-21)"oggi si è adempiuta questa Scrittura, che voi avete ascoltato"Luca racconta come Gesù serve la Parola. Nella sinagoga di Nazaret apre il rotolo prescritto, e lo proclama dandogli...
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Parole di Frate. Domenica 20 Gennaio. Le nozze di Cana.
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Gv 2,1-11La presenza di Gesù è sotto il segno della novità sorprendente,come il vino eccellente che dà gioia senza fine a...
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Parole di Frate. Domenica 13 Gennaio. Il Battesimo di Gesù. Riflessione di Fra Carlo
IL BATTESIMO DI GESU’Lc 3, 15-16. 21-22Alle volte ci sembra di toccare con mano il silenzio di Dio, come se il suo cuore fosse chiuso a causa dei nostri tradimenti, oppure nei riguardi del dolore innocente. Perché stai in te stesso nella cassaforte dei cieli?In questi casi Luca dà...
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Parole di Frate. La riflessione di Fra Carlo sull'Epifania
Epifania 2019"...siamo venuti per adorarlo.."In genere del racconto dei magi si sottolinea con stupore da parte dei pii osservanti, come la distanza e la vicinanza rispetto a Gesù non siano categorie esemplari di fede.Nel racconto c'è tuttavia ben altro di cui stupirsi. Proviamo...
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Parola di Frate Natale 2018, ancora una riflessione di Fra Carlo
Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio ?(Lc 2,49)Già dalle prime parole Gesù, ritrovato dopo una drammatica ricerca tra i dottori del tempio di Gerusalemme, suscita incomprensione presso Maria e Giuseppe. Il contrasto è duro, come lo sono i difficili rapporti...
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Natale 2018
Natale 2018. Nella sezione 'Parole di Frate' potete leggere la riflessione di Fra Carlo
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Parola di frate
Continua la riflessione di fra Carlo nel periodo di Avvento
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Parola di frate
Riflessione di fra Carlo per la seconda domenica di Avvento. Buona lettura
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Parola di frate
Incominciamo una nuova rubrica con le riflessioni sulle letture della domenica offerteci da fra Carlo Basili.Buona lettura
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Incontri di fraternità sull'enciclica "Laudato sii"
Nella sezione curiosità - Spunti per meditare troviamo il materiale usato negli incontri di fraternità sull'enciclica "Laudato sii"
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Conosciamo l'Islam
L'8 febbraio presso il Convento di Pinerolo si è tenuto l'incontro "Conosciamo l'Islam", a cura della prof.sa Silvia Scaranari Introvigne. Numeroso il pubblico presente, al quale offriamo nella sezione "curiosità"gli appunti che la professoressa ci ha inviato.
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Istituita la nuova Provincia Cappuccina del Piemonte intitolata a Sant'Ignazio da Santhià
Lunedì 12 maggio 2014 il ministro generale fra Mauro Johri ha letto il decreto per l'inizio della nuova realtà nel convento di San Nazzaro alla Costa, a Novara, e ha poi nominato con decreto Fra Michele Mottura nuovo provinciale generale. Aiuteranno fra Michele, in questo difficile...
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Ordine Francescano Secolare è il nome
nuovo di quello che all’inizio, ma anche tuttora, veniva
e viene chiamato Terz’Ordine Francescano.
S. Francesco, infatti fondò il primo Ordine, quello
dei Frati, originato dal primo gruppo di coloro che furono
suoi amici e compagni, agli inizi della sua straordinaria
avventura. L’Ordine dei Frati Minori conobbe subito
una straordinaria espansione numerica e una notevole diffusione
geografica, contando, già dopo pochi anni dalla fondazione,
cinquemila aderenti. Il numero crebbe sempre più; con
il numero crebbero anche i problemi. Per farla breve, oggi,
il Primo Ordine è composto da tre famiglie: i Frati
Minori (detti "osservanti", OFM), i Frati Minori
Conventuali (OFM Conv.) e i Frati Minori Cappuccini (OFM Capp.).
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Insieme a s. Chiara, Francesco diede vita al Secondo Ordine,
il ramo femminile del francescanesimo, quello delle Sorelle
Povere, che ebbero la loro prima sede in quel luogo benedetto
che è il monastero di S. Damiano (da cui il nome primitivo
di Sorelle Povere di S. Damiano), più note come Clarisse.
La loro forma di vita è tutt’ora quella monastica
claustrale, poiché a quei tempi questa era l’unica
forma di consacrazione possibile per le donne: le suore così
come noi le conosciamo hanno avuto origine nel XIX secolo.
Dunque, nacquero un Primo e un Secondo Ordine, per coloro
che, desiderosi di slanciarsi nella corsa verso il Signore
Gesù (Fil. 3, 14), vollero condividere l’ideale
di Francesco e Chiara. Ci furono però anche tanti altri
che, pur non potendo entrare in convento o in monastero e
indossare un saio, desideravano essere associati a quella
famiglia francescana che diventava sempre più grande.
Si trattava di sposi o di persone necessitate a rimanere "nel
mondo", ma attratte dall’ardore, dalla passione
bruciante ed esaltante che traspariva dal volto di Francesco
e dei suoi frati o che, silenziosamente e nascostamente, si
diffondeva dalle mura di S. Damiano.
Francesco, verso i suoi ultimi anni, compose uno scritto,
denominato "Lettera a tutti i fedeli"; ne esistono
due recensioni, entrambe riportate nel testo delle Fonti Francescane
(libro che raccoglie gli scritti di Francesco e Chiara e le
loro prime biografie). Contiene passaggi davvero sublimi,
dai quali risulta evidente l’esperienza intensa vissuta
da Francesco. Era il suo invito a seguire, con lui, Gesù
sulla via della penitenza (=conversione). Il titolo con cui
la lettera fu diffusa, al tempo, infatti era: Lettera
ai fratelli e alle sorelle della penitenza: "Poiché
sono servo di tutti, sono tenuto a servire a tutti e ad amministrare
a tutti le fragranti parole del mio Signore. Per cui, considerando
che non posso visitare i singoli a causa della malattia e
debolezza del mio corpo, ho proposto con la presente lettera
e con questo messaggio, di riferire a voi le parole del Signore
nostro Gesù Cristo, che è il Verbo del Padre,
e le parole dello Spirito Santo, che sono spirito e vita (Gv 6,63)".
Le "parole del Signore nostro Gesù Cristo e dello
Spirito santo" che Francesco trasmetteva erano, anzi,
sono, tutte un invito a mettersi al seguito del Signore Gesù,
con indicazioni particolari su alcuni aspetti della vita cristiana.
Era la prima "regola" che, anche se formulata in
maniera per nulla affatto giuridica ma, in compenso, molto
evangelica, offriva indicazioni per una vita secondo lo stile
"francescano", pur rimanendo nel proprio stato di
vita (sposi, sacerdoti diocesani, autorità); con essa
Francesco dava vita, di fatto, al Terz’Ordine, quello
per i laici e anche per i chierici (vescovi, sacerdoti, diaconi)
secolari, cioè non inseriti in qualche ordine religioso
ma a servizio delle diocesi.
Se si legge la Lettera di Francesco, si può constatare
come le indicazioni che egli offre non siano altro che un
invito a vivere il vangelo, in altre parole, a prendere sul
serio il proprio battesimo e ad assumersi, di conseguenza,
un più serio impegno di vita cristiana. Appartenere
al Terz’Ordine (da qui il nome di Terziari Francescani),
o Ordine Francescano Secolare, non significa nient’altro
che ricevere il dono di uno stimolo e un aiuto "in più"
a realizzare il proprio essere cristiani. È una grazia
dello Spirito santo, uno dei tanti segni della sua fantasia
e della ricchezza delle sue manifestazioni, come lo sono tante
altre esperienze, alcune delle quali presenti anche nella
nostra Parrocchia (Comunità neocatecumenali, Azione
Cattolica, altri gruppi di preghiera, ecc.).
Si è professionisti, operai, agricoltori e, prima ancora,
sposi, genitori, chierici? L’appartenenza all’OFS
e, attraverso esso, alla grande Famiglia francescana è
grazia dello Spirito per una maggiore capacità di testimonianza,
di impegno, di donazione. Non si tratta di compiere cose straordinarie,
ma di realizzare quello che comunque si è chiamati
a fare, in quanto battezzati e cresimati. Non ci sono "voti"
del tipo di quelli emessi dai frati o dalle monache, non particolari
"cose in più" da compiere; c’è,
"semplicemente" da cercare di vivere "secondo
la forma del Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo":
ciò a cui ogni credente è chiamato.
Non si tratta di un’associazione: l’OFS è
un vero e proprio Ordine, con la sua Regola e le sue Costituzioni.
Anche la Regola, però, altro non è che un continuo
rimando al Vangelo e all’impegno apostolico a cui ogni
battezzato è chiamato.
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